Allergia ai Gatti
pet_allergies_2_2.jpg
A volte, sono proprio i nostri fedeli amici a quattro zampe, i principali responsabili di allergie. Le ghiandole salivari e sebacee dei gatti ad esempio, producono quelli che sono in realtà la vera causa scatenante la reazione allergica: gli allergeni, sostanze estranee al nostro organismo, che si possono trovare in questo caso nella loro saliva, nel loro pelo, nelle loro urine o nei pezzettini di pelle morta.
Si stima che il 10-20% della popolazione mondiale adulta sia allergico ai gatti, con sintomi che variano da persona a persona. Questa è la seconda causa più comune di allergia respiratoria al chiuso dopo gli acari della polvere, e il numero di chi ne soffre è in costante aumento.
Come individuare se si è allergici ai gatti?
Le principali metodologie usate oggi per identificare se si è allergici o meno ai gatti, comprendono: il prick test e l'esame del sangue per ricercare le IgE specifiche.
Il prick test è il classico test in cui si versa una goccia di allergeni su una piccola porzione di pelle. Nel caso in cui la porzione di cute reagisca alla goccia nello stesso modo in cui reagirebbe una persona allergica, l’allergia viene confermata.
La ricerca delle IgE, invece, si effettua tramite esame del sangue.
Quali sono i sintomi dell’allergia ai gatti?
I sintomi dell'allergia ai gatti e la loro gravità possono variare in base al soggetto e al suo livello di tolleranza o di esposizione agli allergeni.
Le persone altamente sensibili infatti, possono sviluppare sintomi come eruzioni cutanee, nel giro di pochi minuti dopo aver toccato un gatto o essere entrati in una casa in cui è presente un gatto.
I sintomi dell'allergia ai gatti possono includere:
- Sintomi respiratori: starnuti, naso chiuso o che cola, tosse, respiro corto, senso di oppressione al petto nei casi più severi
- Sintomi oculari: lacrimazione, arrossamento o prurito
- Altri sintomi: rash cutaneo o orticaria, dolore al viso causato dalla congestione nasale
Come combattere i sintomi dell’allergia ai gatti
Per alleviare i sintomi dell'allergia ai gatti, esistono diversi rimedi, che includono i classici antistaminici, l’uso di spray nasali come quelli contenenti cortisonici, antistaminici o una combinazione di cortisonici e antistaminici nella stessa formulazione.
In presenza di sintomi oculari, è consigliabile ricorrere a colliri a base di antistaminici, per un sollievo da lacrimazione e prurito.
Se invece ci si trova davanti ad un caso di asma, è necessario consultare un medico per una valutazione specifica del caso e della terapia.
Esattamente come nei casi di altre allergie respiratorie, vi è sempre l'opzione dell'immunoterapia. Quest’ultima soluzione però, nel caso delle allergie ai cani e ai gatti, ha mostrato un'efficacia per il momento limitata nei test che sono stati condotti a riguardo. Questo trattamento, che richiede diversi anni, mira a fortificare ed addestrare il sistema immunitario a tollerare la sostanza che scatena l'allergia. I risultati, in caso di successo della terapia, possono ridurre nettamente i sintomi, e a volte annullarli.
Come fare se si ha un gatto e una persona allergica nella stessa casa?
Naturalmente ciò che è consigliabile fare, ma che per motivi affettivi o pratici non sempre possibile, è allontanare l'animale dalla casa, soprattutto in caso di sintomi gravi.
In alternativa, è sempre bene cercare di limitare il più possibile l’esposizione della persona allergica ai principali "trasportatori" di allergeni come forfora, saliva ed urina.
In caso si decidesse di proseguire con la permanenza del gatto in casa, è importante pulire spesso scrupolosamente casa con un aspirapolvere con filtro ad alta efficienza (High Efficiency Particulate Air- HEPA). È inoltre consigliato dotarsi di un filtro dell'aria, anche in questo caso HEPA, fondamentale per la pulizia dell’aria dagli allergeni.